FONDAMENTALI

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Difesa Basket

Di solito la parte dolente della formazione del giocatore di basket è la difesa, perché necessità di fatica, di volontà e applicazione, senza per questo garantire il risultato ad ogni azione.
Si dice sempre che un buon difensore ha grande mentalità e spirito di sacrificio, ma io credo che se per definizione un giocatore è competitivo, la difesa è una competizione di forza, tecnica e sfida personale, quindi tutti possono essere difensori se inspirati ed instradati.
I prerequisiti per lavorare sulla difesa sono mobilità, capacità di muoversi in posizione fondamentale in diverse direzioni, indipendenza tra gli arti superiori e quelli inferiori, conoscenza del proprio corpo e della posizione sul campo, velocità ma soprattutto rapidità di piedi e di mani, coordinazione senso ideo motoria e infine capacità di anticipazione.
Le qualità mentali sono essenziali per essere un buon difensore, lo spirito di squadra e il sacrificio condiviso sono la forza di un gruppo, la volontà di non subire l’attacco è il punto di partenza di una azione difensiva credo inoltre che se un giocatore viene allenato sulla tecnica degli spostamenti sulla palla e lontano da essa, di come si deve uscire su un tiratore piuttosto che difendere su un passaggio avrà sicuramente i mezzi per trovare soddisfazione nel recuperare un pallone o contenere un forte attaccante.
Fisicamente la difesa è impegnativa, ma se il giocatore conosce come muoversi la forza viene incanalata e ottimizzata al meglio, chi sa difendere fatica molto meno di chi non sa come fare.
La posizione è la prima cosa che un allenatore deve ricercare, poi la tecnica di scivolamento e la capacità di reazione che possono essere stimolate anche a livello mini.
La rapidità è una qualità che si sviluppa a partire dai sette anni (Martin 1982) e si può migliorare fino ai quindici per poi ottimizzare e lavorare sulla coordinazione fine, la mobilità articolare invece già da sei anni può essere stimolata, quindi le due componenti di base già in fase precoce si possono sviluppare fornendo un notevole aiuto alla costruzione dell’aspetto difensivo.
Gli aspetti più tecnici li sviluppo a livello giovanile a partire dalla valutazione corretta della distanza sulla palla e dalla palla, dalla posizione in riferimento alla stessa quindi l’orientamento spaziale che è qualità già presente in fase minibasket.
Alcuni aspetti li ritengo prioritari tipo la conoscenza e l’utilizzo del corpo, il sentire, il togliere e mettere, il contatto, i close out, il lato debole con la scelta di aiuto o meno, il taglia-fuori e la capacità di condizionare funzionalmente l’attaccante su un lato.
Preferisco la difesa che condiziona rispetto alla difesa a muro, perché ritengo che se voglio un difensore che attacca l’attaccante è la difesa che deve condizionare e non reagire, ma soprattutto credo che ci voglia una coerenza di fondo che debba essere chiara per tutti.
Per allenarla bisogna essere molto partecipativi e per definire l’obbiettivo servano esercizi specifici che chiaramente definiscano per i giocatori quello che per noi è il risultato da perseguire.
Chiudo dicendo quello che tutti dicono e che è ormai la definizione più seguita: “l’attacco vende i biglietti, la difesa vince i campionati” e aggiungo che definisce lo spirito di un gruppo.

Questo sono solo alcune considerazioni per quanto riguarda la difesa del basket, se vuoi imparare di più segui questo link.